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L' arrivo del film nella Comunità "Varatota-Bianchese"
Il Cuzzilla ad inizio degli anni '90, di ritorno da Roccella delle Meraviglie, porta una videocassetta VHS (all'epoca c'era l'analogico e il digitale era ancora una chimera per molti) che cambiera' le nostre vite.
La critica accoglie subito il film con trionfalismo: "Minchia chi film!" C'e' da spaccarsi dalle risate!" commenta il Cuzzilla. "U ficiru certi bruscjati i Roccella!" continua.
Il film ha un grande successo in tutta la Locride. Dalla Vallata dello Stilaro all'area grecanica tutti narrano le gesta eroiche di Turi Malerba e dei suoi lupi di mare alla caccia dello scazzupolo nella baia di Roccella.
Si diffonde la cultura marinara con il suo universo di conzi e fragagghje, pastura, vavusi e qualche frittola di troppo.
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La Finifai Rimane incantata..
Rimaniamo tutti incantati dalla poetica dello scazzupolo, il film entra nell'immaginario collettivo della Finifai e ne diventa il film manifesto.
Lo Scazzupolo e' come la Corazzata Potemkin per il megapresidente aguzzino di Fantozzi: passiamo ore ed ore a guardarlo, impariamo a memoria le battute, mitizziamo Turi Malerba, ci rechiamo in pellegrinaggio al Ponte du Zirguni di Roccella, impariamo che "Il Sangianni non vale niente"!
Col passar del tempo la critica smorzera' i toni entusiastici della pellicola made in Roccella, realizzata in realta' da tamarri di periferia in grado di far impallidire l'Abatantuono Terruncello dei primi anni 80.
Per noi rimane il film manifesto della Finifai, un film che ognuno di noi deve avere nella propria collezione. Imperdibile!
Vostro Mollicone |